Come noto, è in corso lo scioglimento dell’Associazione Nazionale Amministrazione Militare, evento deliberato dal suo Congresso a noma di Statuto.

Ne abbiamo dato notizia con la pubblicazione, sul sito Anacomi, del relativo verbale digitalizzato.

Quanto sopra (“bicchiere semi-vuoto”) ha provocato un sicuro dispiacere a quanti, soci e non soci dell’Anammi, sono legati alle tradizioni e alle professionalità pregresse.

Al riguardo, noi soci dell’Anacomi esprimiamo una profonda solidarietà e una sentita vicinanza ai colleghi “amministratori”, amici da sempre nel servire “una acies” la nostra cara Forza Armata, l’Esercito.

L’evento, però, va letto (“bicchiere semi-pieno”) tenendo conto dei seguenti punti fermi:

  • l’attuale ordinamento dell’Esercito ha unificato i precedenti ruoli (com.-su.-amm.) in un unico Corpo di Commissariato (peraltro, alla stessa stregua di Marina ed Aeronautica);
  • i giovani in servizio trovano ora un’unica Associazione cui, se vogliono, possono iscriversi senza il precedente “disagio” di dover optare per l’Anammi o Anacomi (ed auspichiamo che i giovani “arrivino”, pena il continuo assottigliamento associativo, tenuto conto degli attuali iscritti di veneranda età);
  • la recente modifica dell’articolo 4 dello Statuto dell’Anacomi (deliberata del Consiglio Nazionale ed approvato dal Ministero della Difesa) consente l’iscrizione, su una base di assoluta pari dignità, non solo al personale proveniente dall’Amministrazione, ma anche a tutti coloro che, nella loro vita professionale, si siano interfacciati, senza demerito, con i nostri Corpi di appartenenza, condividendone i valori e le finalità.Ci ritroviamo, dunque, con un’Associazione completamente rinnovata, “aperta”, rappresentativa delle tradizioni e dei valori portati avanti dai nostri predecessori, Associazione che opera in sinergia con le altre Associazioni riconosciute e vigilate dal Ministero della Difesa e coordinate da Assoarma. Quanto sopra poteva conseguirsi anche per altra via: scioglimento dell’una e dell’altra Associazione e costituzione di una nuova unica Associazione che, guarda caso, si sarebbe chiamata Associazione di Commissariato come quella già esistente, con impegno di non esigue (tutt’altro…..) risorse finanziarie per spese notarili e per la successiva iscrizione al Registro delle Associazioni dotate di personalità giuridica (tenuto, per competenza, dalla Prefettura di Roma, peraltro restìa a riconoscere le “piccole” Associazioni che non dispongono di un cospicuo patrimonio). Ebbene, non tutti i mali vengono per nuocere, per cui, se vogliamo, uniti più che mai (finalmente), possiamo dare nuova e feconda vitalità all’Associazione di Commissariato, guardando anche in prospettiva alle consorelle Associazioni di Marina ed Aeronautica, verso un futuro……..approdo interforze. Invitiamo gli interessati, pertanto, a iscriversi numerosi, per rinverdire i nostri valori fondanti e per alimentare l’esempio virtuoso di tanti nostri predecessori: basti pensare ai riconoscimenti individuali e collettivi presenti nella Bandiera del Corpo e nei nostri Medaglieri. In base alle nuove iscrizioni, spero numerose, sarà poi doveroso chiedersi se sia opportuno rinnovare subito le cariche sociali previste dallo Statuto, per avere, ai vari livelli, rappresentanti di tutti gli iscritti, ancorché di diversa provenienza. In questa occasione, desidero infine, interpretando il pensiero degli attuali soci, inviare un forte abbraccio, non disgiunto da sentimenti di sincera gratitudine, al Ten. Gen. Vito CAPORASO e ai suoi collaboratori (Franco Cutrono ed altri) che, per tanti anni e con molti sacrifici, hanno guidato e gestito la gloriosa Associazione Nazionale di Amministrazione Militare.

Roma, 22 novembre 2017                               Corrado LAURETTA